Bibbia d’Angiò
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L’Istituto della Enciclopedia Italiana è orgoglioso di presentare la riproduzione in facsimile della straordinaria Bibbia d’Angiò, un manoscritto di inestimabile valore, custodito presso la Biblioteca Maurits Sabbe della facoltà di Teologia della Katholieke Universiteit di Lovanio.
Questo grandioso codice membranaceo, databile al 1340 circa, viene ora svelato ai lettori, i quali potranno ammirare, grazie al facsimile, le oltre ottanta miniature che impreziosiscono la Bibbia, arricchita anche da fregi con motivi zoomorfi, fitomorfi e antropomorfi e da iniziali istoriate. Questo manoscritto è non solo tra le più belle Bibbie miniate giunte sino a noi – come appare chiaro già dalle due miniature a piena pagina in apertura –, ma anche uno dei più preziosi esemplari della produzione libraria trecentesca. Inoltre, esso è ritenuto un esempio eccezionale dei capolavori prodotti alla corte del re di Napoli Roberto d’Angiò, tanto da esser stato definito da François Avril «uno dei più splendidi gioielli dell’ingegno napoletano del XIV secolo», grazie alle magnifiche miniature realizzate dal celebre artista Cristoforo Orimina. Il manoscritto, tuttavia, è sconosciuto ai più, sebbene sia stato dichiarato nel 2008 Capolavoro della Comunità Fiamminga, occasione in cui fu presentato al pubblico internazionale, per poi tornare nella cassaforte della Biblioteca per motivi di conservazione.
Come sempre, nella collana «Tesori Svelati», il lettore sarà accompagnato in questo viaggio dal commentario che qui si presenta e che costituisce uno strumento fondamentale per analizzare e apprezzare questo manoscritto; i numerosi saggi di illustri studiosi e le splendide tavole rendono tale pubblicazione un lavoro scientifico che riteniamo importantissimo per i profili di novità che lo caratterizzano. Proprio la riproduzione facsimilare della Bibbia angioina è stata, infatti, l’occasione per portare avanti e aggiornare le analisi e gli studi iniziati circa dieci anni fa, facendo confluire molti dei frutti di tali ricerche in questo commentario. Il lavoro di estrema complessità che ha portato alla pubblicazione di questo volume è stato reso possibile grazie ai preziosi contributi di tutti gli autori che vi hanno collaborato e che desidero qui ringraziare, così come Lieve Watteeuw, direttrice della Biblioteca che conserva la Bibbia d’Angiò, e il professor Andrea Mazzucchi, curatori del commentario.
Argital
Argital fu fondata a Milano nel 1979 dal dottor Giuseppe Ferraro e dalla sua amorevole compagna. Il sig. Pietro Bianchi, pioniere del naturale e fondatore della storica ditta Ki di Torino, diede un impulso decisivo per la sua nascita.

L’obiettivo di Argital era formulare cosmetici naturali a base di argilla verde ed erbe officinali per la bellezza ed il benessere.
In pochi anni Argital, grazie all’ innovazione, è diventata l’azienda di riferimento in Europa per la produzione di cosmetici naturali, senza conservanti. Argital è anche la prima azienda in assoluto ad avere ottenuto la certificazione Demeter per la cosmetica, quando ancora non esisteva né il disciplinare Demeter per la cosmetica né le certificazioni biologiche.
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