Empire – Elisabetta Benassi
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Il catalogo d’arte bilingue Empire presenta l’omonima opera di Elisabetta Benassi, acquisita dal Museo Nazionale Romano e installata nella sede di Crypta Balbi, a completamento del relativo progetto vincitore della terza edizione dell’Italian Council (2018).
I testi istituzionali di Stéphane Verger, Daniela Porro, Mauro Marzullo, Pio Baldi, Alfredo Cramerotti, e i saggi critici di Stefano Chiodi e Gurminder K. Bhambra introducono all’immaginario dell’artista romana, che imprime sulla faccia di un mattone in terracotta – elemento
iconico della sua poetica nonché simbolo del potere passato e presente – il marchio EMPIRE, a caratteri maiuscoli in rilievo. Seimila laterizi violaneri, ciascuno di 11,5 x 25 x 8 centimetri, prodotti dalla fornace Coleford Brick & Tile di Cinderford (Gloucestershire) con tecniche tradizionali, sono stati combinati in forme complesse o essenziali per imporsi negli ambienti colti dal ricco apparato fotografico, che cattura anche le fasi del processo di lavorazione.
Il percorso itinerante si sviluppa dal tracciato labirintico sul pavimento dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra (17.04.19 – 30.04.19) alle quattro strutture, monumentali e tridimensionali, di Palazzo Altemps (20.06.19 – 01.09.19), dai due racks metallici della Galleria MOSTYN in Galles (13.07.19 – 27.10.19) all’installazione site specific permanente negli spazi di Crypta Balbi a Roma. Corpi fissi e pesanti, scavalcando i muri dei confini geografici, si fanno mobili e leggeri; Elisabetta Benassi, viaggiando nella storia tra antico e contemporaneo, stimola la riflessione sulle forme moderne di globalizzazione connesse al fenomeno in crescita dell’urbanizzazione, rea di costruire paesaggi disumanizzati e luoghi asettici. La piatta uniformità dell’impero capitalista, tuttavia, viene interrotta dalla peculiare preziosità di uno dei blocchi, fabbricato in lega di bronzo bagnata in oro.
L’impressione di durevole solidità, invece, è negata dal mattone rotto, sorta di ironica rovina del XXI secolo e manifesto della mostra.
Argital
Argital fu fondata a Milano nel 1979 dal dottor Giuseppe Ferraro e dalla sua amorevole compagna. Il sig. Pietro Bianchi, pioniere del naturale e fondatore della storica ditta Ki di Torino, diede un impulso decisivo per la sua nascita.

L’obiettivo di Argital era formulare cosmetici naturali a base di argilla verde ed erbe officinali per la bellezza ed il benessere.
In pochi anni Argital, grazie all’ innovazione, è diventata l’azienda di riferimento in Europa per la produzione di cosmetici naturali, senza conservanti. Argital è anche la prima azienda in assoluto ad avere ottenuto la certificazione Demeter per la cosmetica, quando ancora non esisteva né il disciplinare Demeter per la cosmetica né le certificazioni biologiche.
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