Quaderni d’arte italiana N. 07 #strada
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Il settimo numero dei Quaderni d’arte italiana si concentra su quello che è stato il presupposto, il pre-testo e il con-testo per un’intera generazione artistica, quella nata tra l’inizio degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta: la strada. Nei fatti, il concetto di strada è ampio e coincide spesso con l’idea di spazio pubblico, un tema estremamente urgente nel contesto di quella che viene definita ‘telecrazia’ o ‘videocrazia’ e che oggi potrebbe senza dubbio essere chiamata ‘retecrazia’. Che cos’è lo spazio pubblico in un regime di rappresentazione costante? Tra il 1980 e il 1994 le televisioni hanno costituito un nuovo scenario narrativo per l’Italia, un Paese che ha tentato di riscrivere la propria storia cancellandone il passato di piombo e aprendo linee di credito con la fantasia e la spensieratezza che, col passare degli anni, avrebbero chiesto di essere saldate. Era il 1994 quando la televisione chiese e ottenne il governo del Paese col suo dominus, Silvio Berlusconi. Ci vorranno quasi vent’anni per elaborare una narrazione alternativa a quella del suo leader politico/mediatico. Al centro di questo cambiamento vi è proprio il recupero dell’idea di spazio pubblico, una certa insofferenza per il concetto di rappresentazione e la riscoperta di un luogo che dal 1977 in poi aveva assunto lo statuto di tabù: la strada. Tutto questo è rintracciabile con una evidenza esemplare in ciò che l’arte ha registrato soprattutto nel decennio che va dal 2010 al 2020. Le strade del XXI secolo, in effetti, si sono aperte agli artisti che le hanno ripercorse, esattamente come erano state lasciate oltre vent’anni prima. Spoglie, brutali, ferite, ancora ingombre delle macerie della stazione di Bologna, come se il quarto di secolo passato non fosse realmente trascorso, ma fosse stato una sorta di sogno in veglia, capace di celare una stasi tremenda.
Argital
Argital fu fondata a Milano nel 1979 dal dottor Giuseppe Ferraro e dalla sua amorevole compagna. Il sig. Pietro Bianchi, pioniere del naturale e fondatore della storica ditta Ki di Torino, diede un impulso decisivo per la sua nascita.

L’obiettivo di Argital era formulare cosmetici naturali a base di argilla verde ed erbe officinali per la bellezza ed il benessere.
In pochi anni Argital, grazie all’ innovazione, è diventata l’azienda di riferimento in Europa per la produzione di cosmetici naturali, senza conservanti. Argital è anche la prima azienda in assoluto ad avere ottenuto la certificazione Demeter per la cosmetica, quando ancora non esisteva né il disciplinare Demeter per la cosmetica né le certificazioni biologiche.
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